RIFERIMENTI NORMATIVI RELATIVI
ALLE PISCINE
NORME CONI PER L'IMPIANTISTICA
SPORTIVA
(approvate dalla Giunta Esecutiva del CONI deliberazione
n° 1492 del 19 dicembre 1997)
1 - SCOPO E CAMPO DI VALIDITA'
Le presenti norme hanno lo scopo di individuare livelli minimi
qualitativi e quantitativi da rispettare nella realizzazione di
nuovi impianti sportivi, ovvero nella ristrutturazione di quelli
esistenti.
Sono soggetti alle presenti norme tutti gli impianti sportivi
destinati alla pratica di discipline regolamentate dalle Federazioni
Sportive Nazionali e dalle loro affiliate, ovvero ad attività
propedeutiche, formative e di mantenimento di tali discipline.
Gli impianti sportivi dovranno essere conformi:
- alle norme di Legge che sotto qualsiasi titolo regolano la loro
progettazione, costruzione ed esercizio, con particolare riferimento
a quelle di sicurezza, igiene, superamento delle barriere architettoniche,
ecc.;
- ai regolamenti delle Federazioni Sportive Nazionali e Internazionali,
in relazione al livello di attività previsto, sia per quanto attiene
le caratteristiche dimensionali, costruttive ed ambientali degli
spazi destinati alla pratica sportiva, che per la dotazione e
le caratteristiche delle attrezzature fisse e mobili;
- alle presenti norme.
Per quanto espressamente previsto dai regolamento delle Federazioni
Sportive, le relative prescrizioni sono prevalenti rispetto alle
presenti norme. Gli impianti destinati allo svolgimento di attività
organizzate dalle Federazioni Sportive Nazionali dovranno essere
omologati dalle Federazioni medesime in conformità ai rispettivi
Regolamenti tecnici. Eventuali deroghe alle presenti norme potranno
essere autorizzate solo nel caso di particolari situazioni o destinazioni.
In particolare, tali deroghe sono applicabili per gli impianti
nel seguito indicati come "impianti di esercizio", quando
sussistano oggettive limitazioni delle possibilità di intervento
in relazione a situazioni preesistenti.
La rispondenza alle presenti norme, con le eccezioni sopra richiamate,
risulta vincolante per l'emissione da parte del CONI dei pareri
tecnici previsti dalla legislazione vigente. Ulteriori indicazioni
relative ad impianti per attività propedeutiche a quelle sportive,
anche in relazione ai criteri di riferimento per la loro pianificazione
territoriale, saranno oggetto di apposita normativa aggiuntiva.
Per gli spazi complementari, finalizzati all'organizzazione sportiva
ed alla preparazione atletica specialistica, di cui al successivo
punto 2, valgono le indicazioni delle Federazioni Sportive; detti
spazi saranno pertanto dimensionati in relazione alle specifiche
esigenze ed al piano di utilizzazione previsto.
Nel seguito si farà riferimento ai seguenti termini:
- "Atleta": è colui che esplica l'attività sportiva
di qualsiasi livello;
- "Impianto sportivo": è il luogo opportunamente conformato
ed attrezzato per lo svolgimento attività sportiva. Comprende,
in linea di massima, le parti funzionali di cui al successivo
punto 2; per la definizione e essenziale la presenza dello spazio
di attività.
- "Pubblico spettatore": è costituito da coloro che
assistono allo svolgimento della pratica sportiva in spazi all'uopo
destinati e che non possono accedere allo spazio di attività sportiva.
- "Manifestazione sportiva": è il periodo di svolgimento
di una pratica sportiva che prevede la presenza di pubblico spettatore.
2 - CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI
Gli impianti dovranno essere realizzati ed attrezzati in modo
da consentire lo svolgimento attività sportiva, in condizioni
di igiene e sicurezza per tutti gli utenti (atleti, giudici di
gara, personale addetto, spettatori) secondo le esigenze connesse
al livello di pratica previsto.
In generale, gli impianti sportivi sono caratterizzati dalle seguenti
parti funzionali:
- spazi per attività sportiva (campi, piste, vasche..., relativi
percorsi);
- servizi di supporto (spogliatoi ed annessi, pronto soccorso,
deposito attrezzi, uffici amministrativi, parcheggi..., relativi
percorsi);
- impianti tecnici (idrosanitario, riscaldamento, refrigerazione,
ventilazione, illuminazione, emergenza, segnalazione, depurazione...);
- spazi per il pubblico (posti spettatori, servizi igienici, posto
di pronto soccorso, parcheggi..., percorsi).
Possono essere previsti inoltre spazi complementari finalizzati
all'organizzazione sportiva ovvero alla formazione atletica quali,
ad esempio: sedi di Società o Federazioni, aule didattiche, laboratori,
sale da riunione, foresterie, uffici vari e simili.
Ferma restando la definizione di impianto sportivo di cui al precedente
punto 1, detti spazi potranno essere realizzati anche indipendentemente
dagli spazi di attività sportiva. Possono altresì essere previsti
spazi complementari per ristoro, attività ricreative o commerciali
con relativi annessi, non necessari allo svolgimento delle attività
o delle manifestazioni sportive ma opportuni in relazione alla
gestione dell'impianto.
L'ubicazione e la modalità di utilizzazione di tali spazi dovrà
essere opportunamente correlata a quella degli spazi destinati
all'attività. sportiva onde assicurare le necessarie integrazioni
ovvero l'assenza di interferenze.
3 - DOTAZIONI
Al fine di rendere gli impianti idonei all'uso cui sono destinati
sono necessari, oltre allo spazio di attività sportiva opportunamente
attrezzato, idonei servizi correlati al tipo e livello di pratica
sportiva previsto, oltre che alla destinazione specifica dell'impianto.
In linea generale, come dotazione minima, l'impianto sportivo
dovrà comprendere:
- spazi di attività (campi, piste, pedane, : vasche ...) con relative
attrezzature per la pratica sportiva;
- spogliatoi per gli atleti, con propri servizi igienici e docce;
- spogliatoi per giudici di gara/istruttori, con propri servizi
igienici e docce;
- sistemi per la custodia degli abiti (armadietti, depositi abiti,
appendiabiti e simili);
- magazzini per gli attrezzi, materiali ed attrezzature varie;
- locale di pronto soccorso, dotato di proprio servizio igienico;
- impianti tecnici essenziali (idrosanitario, drenaggio e irrigazione
campi gioco all'aperto;
- smaltimento acque meteoriche e fognarie, produzione acqua calda
per le docce;
- illuminazione e riscaldamento dei diversi locali, in relazione
all'uso ed al clima...) ;
- parcheggi per gli atleti, giudici di gara/istruttori.
In relazione alle caratteristiche specifiche dell'impianto ed
alle modalità di utilizzazione, potranno essere necessari ovvero
opportuni per la completa funzionalità, ulteriori locali, impianti
tecnici ed attrezzature quali, ad esempio, spazi attrezzati per
il pubblico con relativi parcheggi, spogliatoi per il personale,
locali per la consultazione medica, uffici amministrativi, atri,
disimpegni, spazi verdi e di arredo, ecc.
Per ragioni gestionali e inoltre raccomandata la presenza di spazi
per attività complementari (bar, attività commerciali varie,...).
4 - FRUIBILITA' DA PARTE DEI DISABILI
Tutti gli impianti sportivi dovranno essere realizzati ed attrezzati
in modo da consentirne I'uso da parte dei disabili per quanto
attiene gli spazi destinati pubblico, quelli relativi all'attività
sportiva, i servizi di supporto e quelli ausiliari e complementari.
Ove possibile, e preferibilmente, tale fruibilità dovrà essere
ottenuta evitando soluzioni che comportino la realizzazione di
attrezzature ad uso specifico.
5 - IMPIANTI DI ESERCIZIO
Si intendono con tale termine gli impianti non destinati ad attività
agonistiche di alcun livello, di interesse sociale e promozionale
attività sportiva. Per detti impianti le prescrizioni di cui ai
punti precedenti, pur rimanendo valide, potranno subire adattamenti
in relazione alle effettive condizioni di utilizzazione; in particolare,
ove non sussistano specifiche indicazioni al riguardo da parte
delle Federazioni Sportive:
- le dimensioni e le caratteristiche degli spazi di attività dovranno
soddisfare i requisiti minimi previsti dalle normative federali
per il livello inferiore di pratica sportiva. Eventuali deroghe
a tali dimensionamenti potranno essere autorizzate soltanto in
casi eccezionali ove sussistano obbiettive limitazioni per la
realizzazione di spazi regolamentari, in relazione a particolari
situazioni preesistenti;
- la dotazione di servizi (spogliatoi con WC e docce, pronto soccorso,
magazzini...), potrà essere ridotta o anche annullata, ove le
relative funzioni siano assicurate da altre strutture, anche a
carattere non sportivo, utilizzabili dagli utenti;
- la circostanza dovrà esplicitamente risultare dalla documentazione
di progetto;
- gli impianti tecnici potranno essere ridotti e limitati a quelli
strettamente indispensabili alla funzionalità ed all'igiene.
In ogni caso dovranno essere garantite idonee condizioni di sicurezza
ed igiene per tutti gli utilizzatori; dovranno inoltre essere
rispettate le prescrizioni relative all'accessibilità ed all'uso
da parte dei disabili.
6 - CARATTERISTICHE DELLE AREE
6.1 - Localizzazione
L'impianto sportivo dovrà essere adeguatamente inserito nel contesto
ambientale ed integrato con le infrastrutture dei servizi esistenti
nel territorio.
Nella scelta dell'area dovranno essere tenute in considerazione
oltre alle esigenze specifiche relative alla pratica sportiva
(tipo ed estensione degli spazi sportivi, morfologia, orientamento...),
le esigenze connesse all'accessibilità e fruibilità (viabilità,
aree richieste dalla normativa di sicurezza, aree di sosta....),
nonché quelle connesse all'attrezzabilità dei diversi spazi; ciò
in relazione sia al tipo di destinazione ed utenza previste che
in relazione agli aspetti gestionali.
6.2 - Recinzione esterna dell'area
Nei casi previsti dalle norme di sicurezza, l'intera area destinata
all'impianto dovrà essere recintata in conformità alla normativa
medesima.
In ogni caso, per ragioni gestionali (salvaguardia e controllo),
e opportuno realizzare tale recinzione in conformità alla norma
UNI 10121 (parte seconda, punto 3.5), con altezza non inferiore
a m 2,50. Sono da preferire soluzioni integrate con l'ambiente
circostante.
6.3 - Aree di sosta
In relazione alla destinazione, al livello di attività sportiva,
dovranno essere previste a servizio dell'impianto adeguate aree
da destinare al parcheggio dei veicoli per il trasporto individuale
e collettivo dei diversi utenti, da dimensionare in base alle
vigenti disposizioni di legge, ai regolamenti comunali e tenendo
conto anche delle abitudini locali.
A tal fine in fase di progetto dell'impianto dovrà essere effettuato
uno studio delle modalità di accesso ed esodo da parte delle diverse
categorie di utenti (atleti, giudici di gara, addetti, spettatori),
tenendo conto della presenza dei disabili, valutando il numero
di coloro che raggiungono e lasciano l'impianto:
- direttamente a piedi senza l'ausilio di mezzi pubblici;
- con l'ausilio di mezzi pubblici;
- mediante mezzi di trasporto collettivo organizzato (autopullmann)
;
- mediante mezzi di trasporto individuale (cicli, motocicli, autovetture).
In base al numero di utenti che raggiungono l'impianto con mezzi
vari, le aree di parcheggio, per i diversi mezzi di trasporto,
distinte per tipo di utenti, saranno di massima dimensionate in
base alle seguenti utilizzazioni convenzionali e superfici comprensive
degli spazi di manovra:
- cicli e motocicli: n. 1 utente - mq 3;
- autovetture: n. 3 utenti - mq 20;
- autopullmann: n. 60 utenti - mq 50.
Dovranno inoltre essere previste aree di parcheggio riservate
ai disabili conformi alle vigenti norme relative al superamento
delle barriere architettoniche. Orientativamente, salvo diversa
disposizione di legge, dovrà essere previsto almeno un posto di
parcheggio per disabili ogni 1200 spettatori nel parcheggio per
il pubblico, con un minimo di due posti, e due posti nel parcheggio
per gli atleti.
Per tutti i collegamenti tra le aree di parcheggio destinate ai
disabili e gli accessi alle zone spettatori o atleti dovrà essere
previsto il superamento delle barriere architettoniche. Le zone
di attesa degli utenti dei mezzi pubblici dovranno essere dimensionate
in funzione del massimo affollamento prevedibile.
7 - SPAZI PER LE ATTIVITA SPORTIVE
Gli spazi destinati attività sportiva, sia all'aperto che al chiuso,
dovranno consentire lo svolgimento della pratica sportiva in condizioni
di sicurezza per gli utenti, tenendo conto delle esigenze connesse
ai diversi livelli di pratica sportiva. Detti spazi dovranno inoltre
essere correlati ai servizi di supporto in modo da permetterne
un agevole utilizzo; di massima dovranno pertanto essere evitati
collegamenti lunghi, tortuosi o con dislivelli.
Gli spazi di attività dovranno inoltre risultare facilmente attrezzabili
ed accessibili per le diverse operazioni di approntamento e di
manutenzione, tenendo conto, ove richiesto dalle caratteristiche
dell'impianto, dell'accesso di macchine operatrici.
7.1 - Orientamento degli spazi di attività all'aperto
L'orientamento dei campi all'aperto dovrà rispondere alle prescrizioni
delle Federazioni Sportive. In mancanza di altre indicazioni,
l'asse principale di svolgimento attività sportiva dovrà essere
orientato preferibilmente nella direzione nord-sud con una tolleranza
di 15' verso est o ovest. Orientamenti diversi potranno essere
consentiti ove giustificati da particolari tipi di attività o
modalità di utilizzazione.
7.2 - Segnature dei campi
Tutte le segnature dovranno risultare conformi alle prescrizioni
delle Federazioni Sportive interessate; nel caso di spazi polivalenti
dovranno essere adottate segnature di diversa colorazione onde
consentire una facile individuazione dei differenti campi.
7.3 - Fasce di rispetto
Tutti gli spazi di attività (campi di gioco, piste, pedane, vasche,
ecc.), sia all'aperto che al chiuso, dovranno essere dotati di
idonee fasce di rispetto, piane, libere da qualsiasi ostacolo
sia fisso che mobile. A tal fine, ove i regolamenti delle Federazioni
Sportive non indichino diversamente, ovvero non sussistano indicazioni
specifiche delle norme di sicurezza o igiene, la larghezza di
tali fasce non potrà essere inferiore a m 1,50 (misurata dalle
segnature o dal bordo vasca) per ciascuno spazio di attività.
7.4 - Recinzione degli spazi di attività - protezioni
Al fine di evitare interferenze con l'attività sportiva e possibili
pericoli, gli spazi di attività dovranno risultare inaccessibili
agli spettatori, come successivamente indicato al punto 9.1.
Ove previsto dai regolamenti delle Federazioni Sportive e conformemente
alle indicazioni di queste ultime, dovranno inoltre essere previste
idonee barriere per proteggere gli spettatori dagli attrezzi sportivi
utilizzati dagli atleti e barriere per proteggere gli atleti dall'eventuale
lancio di oggetti da parte degli spettatori.
7.5 - Pavimentazioni
La pavimentazione dello spazio di attività dovrà essere adatta
al tipo e livello di pratica sportiva. A tal fine, dovranno essere
seguite le indicazioni delle Federazioni Sportive interessate;
per gli spazi polivalenti si dovrà tenere conto della compatibilità
e della prevalenza di utilizzazione. In mancanza di altre indicazioni
si dovranno seguire i criteri di scelta indicati nella tabella
A.
7.6 - Altezze libere
L'altezza minima, libera da qualsiasi ostacolo, in corrispondenza
dello spazio di attività, fasce di rispetto comprese, dovrà consentire
l'agevole svolgimento della pratica sportiva ai livelli previsti
e secondo le indicazioni delle Federazioni Sportive. In mancanza
di altre prescrizioni e salvo particolari destinazioni, tale altezza,
misurata a partire dal piano di gioco (quota dell'acqua per le
vasche), non dovrà essere inferiore ai seguenti valori:
- Spazi coperti:
campi bocce: m 4,50;
piscine non destinate alla pallanuoto: m 3,50 (preferibilmente
m 4,00);
piscine per la pallanuoto: m 5,00;
piscine per tuffi: come da normativa della Federazione Italiana
Nuoto;
altri spazi di attività con superficie non superiore a mq 250:
m 4,00;
altri spazi di attività con superficie superiore a mq 250: m 7,00.
- Spazi all'aperto:
campi bocce e piscine: come spazi coperti;
altri spazi di attività con superficie non superiore a mq 250:
m 7,00;
altri spazi di attività con superficie superiore a mq 250: minimo
m 12,50; preferibilmente m 25,00.
7.7 - llluminazione naturale degli spazi al chiuso
In linea generale si consiglia l'utilizzazione dell'illuminazione
naturale; dovranno comunque essere evitate, anche mediante schermature,
superfici finestrate normali all'asse longitudinale dei campi
di attività e, fatta eccezione per gli impianti natatori, l'incidenza
diretta dei raggi solari su piani orizzontali per altezze inferiori
a m 2,50 dal piano di gioco.
7.8 - Illuminazione artificiale
Gli impianti di illuminazione artificiale dovranno essere realizzati
in modo da evitare fenomeni di abbagliamento per i praticanti
e gli spettatori. A tal fine per le sorgenti di illuminazione,
l'indice di abbagliamento calcolato secondo quanto indicato nella
norma UNI SPORT 9316 (appendice), non dovrà essere maggiore di
50. Nel caso in cui non venga effettuata la verifica del suddetto
indice, le sorgenti di illuminazione non dovranno risultare visibili,
all'interno dello spazio di attività, sotto un angolo inferiore
a 20' rispetto all'orizzontale, considerando il punto di visione
coincidente con il piano delle vasche per gli impianti natatori
ovvero posto convenzionalmente ad un'altezza di m 1,50 dal piano
di gioco negli altri casi. Per le caratteristiche di illuminamento
degli impianti all'aperto ed al chiuso, nonché per le caratteristiche
ambientali di quelli al chiuso dovranno essere rispettati i minimi
indicati nelle tabelle B e C.
7.9 - Illuminazione di emergenza
Negli impianti sportivi al chiuso ed in quelli all'aperto illuminati
artificialmente, in cui si svolgono attività per le quali la mancanza
improvvisa di illuminazione potrebbe comportare pericoli per i
praticanti, dovrà essere realizzato un impianto di illuminazione
d'emergenza per lo spazio di attività che consenta la graduale
sospensione della pratica sportiva in condizioni di sicurezza
e comunque in grado di assicurare un livello d'illuminamento non
inferiore al 10% dei valori minimi previsti nell'allegato B (livello
di attività 1) per una durata non inferiore a 5 minuti. Il tempo
di entrata in funzione dell'impianto di illuminazione d'emergenza
dovrà comunque essere compatibile con il tipo di attività sportiva
praticata.
7.10 - Ventilazione
Per tutti gli spazi al chiuso dovrà essere previsto un adeguato
ricambio dell'aria onde consentire idonee condizioni igieniche
e di comfort per gli utenti. Dette condizioni potranno essere
assicurate con aperture dirette verso l'esterno, nelle pareti
o nei soffitti (ventilazione naturale), con sistemi di convogliamento,
distribuzione ed estrazione dell'aria (ventilazione artificiale),
con sistemi misti. Inoltre, in particolare per i sistemi di ventilazione
artificiale o mista, dovranno essere previsti idonei accorgimenti
per evitare che l'aria immessa possa causare fastidi agli utenti
o interferenze con l'attività sportiva, compreso il movimento
degli attrezzi.
Nella tabella C sono riportati i valori consigliati per i ricambi
orari dei diversi locali.
7.11 - Regolazione della temperatura e dell'umidità relativa
In relazione al tipo, destinazione e modalità di utilizzazione
dell'impianto dovrà essere previsto il riscaldamento invernale
dei locali al chiuso onde consentire idonee condizioni di comfort
per lo svolgimento della pratica sportiva e delle attività accessorie.
Per gli spazi di attività, tenendo conto delle considerevoli volumetrie
generalmente necessarie, il sistema di riscaldamento adottato
dovrà consentire una sufficiente uniformità delle temperature
evitando fenomeni di ristagno e stratificazione dell'aria. Negli
ambienti con sviluppo di vapore (vano vasche delle piscine, docce,
zone soggette a notevole affollamento...), dovranno essere previsti
sistemi per la limitazione dell'umidita relativa. Per specifiche
attività e livelli di pratica potrà rendersi necessaria la realizzazione
di impianti di condizionamento.
I valori consigliati per la temperatura e l'umidità relativa sono
riportati nella tabella C. In ogni caso dovranno essere rispettate
le prescrizioni di legge relative al contenimento dei consumi
energetici.
7.12 - Dotazione di attrezzature ed attrezzi per la pratica sportiva
Tutti gli spazi di attività dovranno essere dotati delle attrezzature
fisse, amovibili e mobili nonché degli attrezzi sportivi necessari
allo svolgimento della pratica sportiva secondo il livello e la
categoria di utenti previsti. Tali attrezzature ed attrezzi come
pure i sistemi di ancoraggio permanente o temporaneo, dovranno
essere conformi alle indicazioni delle Federazioni Sportive.
In relazione alle modalità di utilizzazione ed al livello di pratica
dovranno essere previste inoltre le attrezzature per il rilevamento
e segnalazione di tempi e punteggi (fotofinish, tabelloni,....)
secondo le indicazioni delle Federazioni Sportive. Tutti gli ancoraggi,
fermi, ritenute e simili di attrezzi ed attrezzature dovranno
essere realizzati in modo da non costituire pericolo per gli utenti
ed essere capaci di sopportare le sollecitazioni statiche e dinamiche
conseguenti alle condizioni di uso normale e accidentale, tenendo
conto di un idoneo margine di sicurezza che, salvo diversa specifica
indicazione, dovrà risultare non inferiore a 3.
7.13 - Conduzione e manutenzione
Le operazioni di conduzione (approntamento dei campi, pulizia,
controlli,...) e manutenzione ordinaria dovranno risultare facilmente
eseguibili, con tempi di esecuzione contenuti e limitato impiego
di personale. A tal fine, i percorsi tra i campi ed i magazzini
delle attrezzature dovranno essere il più possibile brevi e privi
di dislivelli; dovrà inoltre essere previsto l'accesso diretto
allo spazio di attività dei mezzi per la manutenzione.
7.14 - Affollamento degli spazi di attività
Ai fini del dimensionamento delle vie d'esodo, l'affollamento
massimo previsto nello spazio di attività, dovrà essere stabilito
tenendo conto del tipo e livello di attività sportiva praticato,
computando il numero di atleti, giudici di gara e addetti contemporaneamente
presenti.
Salvo diversa indicazione da parte delle Federazioni Sportive
o diverso dimensionamento giustificato dalla tipologia o dall'uso,
si farà riferimento a n. 1 utente ogni 2 mq di superficie di vasche
servite per le piscine e 4 mq per tutti gli altri impianti. La
superficie da prendere in considerazione e quella all'interno
della recinzione dello spazio di attività.
8 - SERVIZI DI SUPPORTO PER L'ATTIVITA SPORTIVA
L'altezza media dei locali di servizio non dovrà risultare inferiore
a m 2,70 e comunque, in : nessun punto, inferiore a m 2,20. Nei
locali di disimpegno e nei servizi igienici l'altezza potrà essere
di m 2,40. Per i magazzini potranno essere adottate altezze diverse
da quelle sopra indicate, compatibilmente con le necessita connesse
al tipo e dimensioni delle attrezzature da immagazzinare.
Le pavimentazioni dovranno essere di tipo non sdrucciolevole nelle
condizioni d'uso previste. Le caratteristiche dei materiali impiegati
dovranno essere tali da consentire la facile pulizia di, tutte
le superfici evitando l'accumulo della polvere, ed i rivestimenti
dovranno risultare facilmente pulibili e disinfettabili con le
sostanze in comune commercio.
Le diverse parti degli impianti tecnici e le apparecchiature soggette
a periodici interventi di manutenzione e controllo dovranno risultare
facilmente accessibili ma anche protette da manomissioni. Le caratteristiche
ambientali dovranno risultare, di massima, non inferiori a quelle
riportate nella tabella C.
8.1 - Spogliatoi per atleti
I locali spogliatoio dovranno essere protetti contro l'introspezione
ed essere suddivisi per sesso considerando, salvo particolari
destinazioni, un uguale numero di uomini e di donne, In ogni caso
dovranno essere previsti almeno due locali spogliatoio. Il dimensionamento
dei locali spogliatoio (spogliatoi in locale comune) dovrà essere
effettuato considerando una superficie per posto spogliatoio non
inferiore a mq 1,60 (m 0,80x2), comprensiva degli spazi di passaggio
e dell'ingombro di eventuali appendiabiti o armadietti.
Per le piscine possono essere realizzati spogliatoi singoli (cabine
a rotazione) a parziale o totale sostituzione di quelli comuni;
per tali spogliatoi si consiglia una dimensione interna netta
non inferiore a m 0,90x1,20 (m 1,20x1,50 per consentirne l'uso
ai disabili). Il numero dei posti spogliatoio da realizzare dovrà
essere commisurato al numero di utenti contemporanei, tenendo
conto delle modalità di avvicendamento e del tipo di pratica sportiva.
Per capienze superiori ai 40 posti e preferibile realizzare più
spogliatoi di dimensioni inferiori.
Gli spogliatoi dovranno risultare fruibili da parte dei disabili;
a tal fine le porte di accesso dovranno avere luce netta non inferiore
a m 0,90 e, nel caso di locali comuni, dovrà essere prevista la
possibilità di usare una panca della lunghezza di m 1,20. Per
le piscine possono essere previste cabine a rotazione per disabili,
nel numero di almeno una negli spogliatoi uomini ed una in quello
per le donne.
Gli spogliatoi dovranno essere dotati di WC e docce con le caratteristiche
successivamente indicate; negli spogliatoi, ovvero nelle loro
immediate vicinanze, dovrà essere prevista una fontanella di acqua
potabile.
8.2 - Spogliatoi per i giudici di gara/istruttori
I locali dovranno essere protetti contro l'introspezione ed essere
dimensionati, di massima, per 4 - 6 utenti contemporanei considerando
una superficie per posto spogliatoio non inferiore a mq 1,6 comprensiva
degli spazi di passaggio e dell'ingombro di eventuali appendiabiti
o armadietti.
Ogni locale spogliatoio dovrà avere a proprio esclusivo servizio:
- un WC (in locale proprio), una doccia ed un lavabo, per spogliatoi
fino a 4 utenti;
- un WC (in locale proprio), due docce ed un lavabo, per spogliatoi
con più di 4 e fino a 6 utenti.
Le caratteristiche dei WC e delle docce sono quelle successivamente
indicate. Dagli spogliatoi per i giudici di gara/istruttori si
dovrà poter accedere, preferibilmente, direttamente alla zona
spogliatoi atleti. Gli spogliatoi dovranno risultare fruibili
da parte dei disabili motori.
8.3 - Pronto soccorso della zona di attività sportiva
Il locale dovrà essere ubicato preferibilmente lungo le vie di
accesso agli spogliatoi atleti e comunque in modo da avere un
agevole accesso sia dallo spazio di attività che dall'esterno
dell'impianto. Nel locale di pronto soccorso o nelle sue immediate
vicinanze dovrà essere previsto un posto telefonico.
Le dimensioni degli accessi e dei percorsi dovranno essere tali
da consentire l'agevole passaggio di una barella. Le dimensioni
del locale dovranno consentire lo svolgimento delle operazioni
di pronto soccorso; si consiglia una superficie netta non inferiore
a mq 9 con dimensioni minime non inferiori a m 2,50. Il locale
dovrà essere dotato di proprio WC, in locale separato, con anti
WC dotato di lavabo.
In relazione all'importanza dell'impianto dovrà essere previsto
un locale per accertamenti anti-doping, conforme alle prescrizioni
delle Federazioni Sportive e comunque di superficie non inferiore
alle misure minime previste per il pronto soccorso, dotato di
lavabo e WC in locale separato, eventualmente coincidente con
quello del pronto soccorso, se direttamente accessibile.
Sempre in relazione all'importanza e caratteristiche dell'impianto,
potrà essere previsto un locale per le visite mediche, facilmente
accessibile dall'atrio, dotato di WC in locale separato con annesso
anti WC dotato di lavabo. Il locale per le visite mediche potrà
coincidere con il pronto soccorso ove siano garantite le condizioni
di accessibilità prima indicate.
Tutti i suddetti locali e WC dovranno risultare fruibili da parte
dei disabili motori.
8.4 - Deposito attrezzi e depositi per materiali vari ed attrezzature
Il deposito attrezzi, eventualmente suddiviso in più unita, dovrà
essere ubicato in modo da avere accesso diretto, o per lo meno
agevole, sia dallo spazio di attività che dall'esterno dell'impianto.
Le porte di accesso e gli eventuali percorsi dovranno essere dimensionati
in modo da consentire il passaggio delle attrezzature senza difficoltà.
La superficie e le dimensioni dovranno essere correlati ai tipi
e livelli di pratica sportiva previsti nell'impianto ed alla polivalenza
d'uso, con particolare riferimento alle attrezzature. In relazione
all'importanza dell'impianto, dovrà essere previsto L'accesso
al deposito attrezzi anche con mezzi meccanici.
I depositi di materiali ed attrezzature per la conduzione e manutenzione
saranno commisurati alle scorte di materiali previsti ed al tipo
di attrezzature necessarie tenendo conto delle esigenze connesse
all'agevole esecuzione delle diverse operazioni da effettuare
e del rispetto delle norme di sicurezza.
8.5 - Spogliatoi per il personale
Detti spogliatoi, ove previsti in relazione al tipo ed importanza
dell'impianto, dovranno essere dimensionati in base al numero
di addetti per le operazioni di approntamento dei campi, pulizia,
conduzione degli impianti tecnici, ecc.
Di massima detti spogliatoi avranno caratteristiche dimensionali
e di dotazione analoghe a quelle degli spogliatoi per giudici
di gara/istruttori.
8.6 - Caratteristiche dei servizi annessi agli spogliatoi
8.6.1 - Servizi igienici
I servizi igienici dovranno avere una dimensione minima di m 0,90x1,20
con porta apribile verso l'esterno; i servizi igienici per disabili
motori dovranno avere dimensioni conformi a quelle previste dalla
normativa al riguardo. Per i servizi igienici degli atleti, ogni
locale WC dovrà avere accesso da apposito locale di disimpegno
(anti WC), eventualmente a servizio di più locali WC, nel quale
saranno installati gli orinatoi, per i servizi uomini, ed almeno
un lavabo. All'anti WC si dovrà accedere, preferibilmente, tramite
locale filtro nel quale potranno essere installati i lavabi. Il
numero complessivo di lavabi dovrà essere almeno pari a quello
dei WC; anziché lavabi singoli potranno essere utilizzati lavabi
a canale con numero di erogazioni almeno pari a quello prima indicato
per i lavabi singoli.
Salvo quanto indicato al successivo punto 10.2.6, per gli spogliatoi
atleti fino a 20 posti dovrà essere realizzato almeno un WC ogni
15 posti spogliatoio o frazione, con dotazione minima di un WC.
Nei servizi igienici destinati agli uomini dovranno essere previsti
orinatoi in numero almeno pari ai WC, calcolati come sopra; coppie
di orinatoi potranno essere sostituite da un WC. Almeno un WC
nei servizi uomini ed almeno un WC in quello destinato alle donne
dovranno essere accessibili ai disabili motori.
8.6.2 - Docce
Ogni doccia dovrà avere una dimensione minima (posto doccia) di
m 0,80x0,80 (preferibilmente 0,90x0,90) con antistante spazio
di passaggio della larghezza minima di m 0,80 (preferibilmente
m 0,90), eventualmente in comune con altri posti doccia.
Alle docce degli spogliatoi atleti, sia quelle singole che quelle
raggruppate, si dovrà accedere, preferibilmente, tramite locale
filtro. Salvo quanto indicato al successivo punto 10.2.5, dovrà
essere previsto un posto doccia almeno ogni 4 posti spogliatoio
o frazione, con dotazione minima di due docce. Almeno un posto
doccia per le docce destinate agli uomini ed uno per quelle destinate
alle donne dovrà essere fruibile da parte dei disabili motori.
9 - SPAZI PER IL PUBBLICO
Le zone destinate agli spettatori dovranno rispondere alla vigente
normativa di sicurezza. Le caratteristiche costruttive e distributive
dovranno consentire l'agevole movimentazione del pubblico, compreso
quello disabile, ed una confortevole visione dello spettacolo
sportivo; dette condizioni si intendono soddisfatte se le tribune
sono conformi alla norma UNI SPORT 9217. Non potranno essere realizzati
posti con limitata visibilità; potranno essere previsti differenti
valori della capienza in relazione al tipo e livello di pratica
sportiva ed in relazione alla visibilità.
Formula per la verifica della visibilità (conforme alla UNI SPORT
9217): la distanza d non può essere inferiore a 0,10 m.
9.1 - Delimitazione degli spazi per il pubblico
Durante le manifestazioni, gli spazi destinati all'attività sportiva,
gli spogliatoi ed i relativi collegamenti con l'esterno dell'impianto
e con lo spazio di attività, dovranno risultare inaccessibili
agli spettatori. La separazione dovrà essere conforme alle prescrizioni
di legge ed ai regolamenti delle Federazioni Sportive. Ove non
diversamente disposto da tali leggi e regolamenti, la separazione
dovrà avere un'altezza minima di m 1,10. Tale separazione, ove
necessaria, dovrà essere conforme per caratteristiche dei materiali
e resistenza alle sollecitazioni, alla norma UNI 101 21 (seconda
parte, n. 3.6).
9.2 - Settori
Ove sia prevista la suddivisione in settori degli spazi destinati
al pubblico, le separazioni tra settori avranno caratteristiche
analoghe a quelle precedentemente indicate al punto 9.1.
9.3 - Dotazioni accessorie
Le zone spettatori dovranno essere dotate di servizi igienici
e posto di pronto soccorso conformi alle vigenti norme di igiene
e sicurezza. A servizio degli spettatori dovranno essere previste,
come indicato al punto 1.4 idonee aree correlate all'impianto
sportivo da destinare a parcheggio per i mezzi di trasporto. In
occasione delle manifestazioni l'accesso degli spettatori all'impianto
dovrà avvenire tramite passaggi controllati. Eventuali biglietterie
dovranno essere posizionate in modo da non intralciare la mobilità
del pubblico. Per ragioni di sicurezza e inoltre opportuno che
le biglietterie abbiano l'accesso per il personale in diretta
comunicazione con l'interno dell'area dell'impianto. Il numero
di biglietterie dovrà essere commisurato al numero di settori
previsto ed alla capienza. In relazione al tipo e modalità d'uso
dell'impianto, si consiglia la realizzazione di posti di ristoro
e sosta per il pubblico, ovvero spazi attrezzati per attività
collaterali.
10 - PRESCRIZIONI INTEGRATIVE PER TIPOLOGIE SPECIFICHE
Le prescrizioni che seguono, integrative di quelle di cui ai punti
precedenti, si riferiscono alle parti di maggiore rilevanza dal
punto di vista della funzionalità sportiva. Per gli altri locali
necessari ovvero opportuni alla buona funzionalità dell'impianto
in relazione alla sua specifica destinazione (atrio atleti, sale
di preatletismo, uffici, locali per impianti tecnologici, depositi
materiali di consumo e vari, atrio per gli spettatori, gradinate,
servizi igienici per il pubblico, eventuali sauna, bar, ecc.)
dovranno essere adottati criteri dimensionali e distributivi che
rispondano alle esigenze degli utilizzatori ed alle funzioni richieste.
Per le caratteristiche ambientali dei principali locali, in allegato
C sono riportati i valori consigliati. Per gli impianti di esercizio
valgono le indicazioni già fornite circa la riduzione delle dotazioni
con le ulteriori successive precisazioni.
10.1 - Impianti al chiuso (esclusi gli impianti natatori)
10.1.1 - Sala di attività
La pavimentazione dovrà essere adatta alle attività sportive praticate,
tenendo conto, per gli impianti polivalenti, della frequenza di
utilizzo per le diverse attività. A titolo indicativo, nella tabella
A sono riportate le compatibilità tra le diverse discipline, cui
potrà farsi riferimento in assenza di specifiche indicazioni al
riguardo da parte delle Federazioni Sportive. Le pareti distanti
meno di tre metri dallo spazio di attività dovranno essere prive
di sporgenze per un'altezza non inferiore a m 2,50 dal pavimento;
eventuali ostacoli non eliminabili dovranno essere protetti e
facilmente individuabili.
Egualmente protette e facilmente individuabili, dovranno essere
eventuali attrezzature sportive presenti nella sala ma non utilizzate.
Le vetrate, le parti degli impianti tecnici, gli eventuali elementi
mobili di controsoffitti o simili, dovranno essere in grado di
resistere, per loro caratteristiche costruttive e di fissaggio
o mediante idonee protezioni, agli urti causati dalla palla. Detti
elementi, se situati a meno di m. 2,50 dal pavimento, dovranno
essere adeguatamente protetti anche contro gli urti accidentali
da parte degli utenti in modo da non arrecare danno a questi ultimi.
Le vetrate in caso di rottura non dovranno produrre frammenti
pericolosi; inoltre, se situate a meno di m 2,50 dal pavimento,
dovranno essere dotate di vetri anti sfondamento.
10.1.2 - Spogliatoi atleti
Dovranno avere preferibilmente accesso dall'atrio atleti ed essere
collegate alla sala di attività mediante corridoi e disimpegni
privi di barriere architettoniche. Dovranno essere suddivisi in
più unit5 della capacita, ciascuna, di minimo 10 posti spogliatoio.
Per impianti polivalenti, il numero complessivo di posti spogliatoio,
salvo specifiche esigenze (impianti di esercizio, impianti scolastici
o con particolare destinazione), non dovrà essere inferiore a
quanto di seguito riportato (le dotazioni si riferiscono al numero
complessivo di posti spogliatoio):
Sup. dell'ambiente attività sportiva n. posti spogliatoio
- fino a mq 250 posti 20
- oltre mq 250 e fino a mq 450 posti 30
- oltre mq 450 e fino a mq 1100 posti 40
- oltre mq 1100 posti 60
Per gli impianti specialistici il numero di posti spogliatoio
sarà uguale al numero massimo di utenti contemporanei tenendo
conto degli avvicendamenti. La dimensione minima dei locali spogliatoio
dovrà essere, preferibilmente, non inferiore a m 3,00. L'accesso
ai servizi igienici ed alle docce dovrà avvenire, preferibilmente,
dal locale spogliatoio tramite locale filtro. I percorsi dovranno
essere privi di barriere architettoniche; ove ne ricorrano gli
estremi, si potrà tenere conto di quanto precisato al precedente
punto 4, ultimo comma.
10.1.3 - Deposito attrezzi
La superficie dovrà essere funzionale al tipo di attività prevista
nell'impianto e tale da consentire l'immagazzinamento delle attrezzature
mobili. Si consiglia una superficie non inferiore ad 1/25 di quella
dello spazio di attività sportiva servito, con eventuale suddivisione
in più unita.
10.1.4 - Spogliatoi giudici di gara/istruttori
Il dimensionamento sarà effettuato in relazione al tipo ed al
livello di attività svolta; in ogni caso, fatta eccezione per
gli impianti di esercizio, dovranno essere previsti almeno due
locali spogliatoio accessibili ai disabili.
10.1.5 - Spogliatoi per il personale
Saranno previsti in relazione al tipo ed importanza dell'impianto.
Preferibilmente dovranno essere realizzati almeno due locali spogliatoio
dimensionati per almeno due posti spogliatoio con relativo WC,
doccia e lavabo. Gli spogliatoi dovranno essere accessibili ai
disabili motori.
10.2 - Impianti natatori
Le prescrizioni che seguono sono riferite sia agli impianti al
chiuso che, per quanto applicabili, a quelli all'aperto.
10.2.1 - Vasche nuotatori (per attività previste dalla Federazione
Italiana Nuoto)
Le caratteristiche dovranno essere conformi alle specifiche tecniche
della Federazione Italiana Nuoto ovvero alle norme FINA, in relazione
al tipo ed al livello di attività previsto. Perimetralmente le
vasche, almeno sui lati lunghi, dovranno essere dotate di canalette
di raccolta delle acque di tracimazione distinte ed indipendenti
dai sistemi di smaltimento delle acque di lavaggio del vano vasche.
Nel caso di ristrutturazioni potranno essere man- tenuti sistemi
diversi di tracimazione nei limiti previsti dalle norme igieniche.
La temperatura dell'acqua delle vasche non dovrà essere inferiore
a 24' C (preferibili 26-28' C). Per le competizioni dovranno essere
adottate le temperature previste dalle norme FIN e FINA.
10.2.2 - Vasche non nuotatori (avviamento al nuoto, bambini)
Le caratteristiche dimensionali verranno stabilite in relazione
al tipo di attività; dovranno essere previsti sistemi di raccolta
delle acque di tracimazione analoghi a quelli delle vasche nuotatori.
La temperatura dell'acqua delle vasche non dovrà essere inferiore
a 26' C (preferibili 28-29' C).
10.2.3 - Piano vasche
L'accesso al piano vasche dovrà avvenire tra- mite passaggio obbligato
non eludibile, conforme alla vigente normativa d'igiene, dotato
di vasca lava piedi con liquido disinfettante. Il rientro dal
piano vasche verso i servizi potrà avvenire tramite accesso unidirezionale.
I diversi passaggi dovranno essere privi di barriere architettoniche;
dovrà essere previsto l'ingresso in vasca dei disabili motori.
Perimetralmente a ciascuna vasca dovranno essere realizzate banchine
di idonea larghezza per garantire la sicurezza degli utenti e
la funzionalità sportiva. In ogni caso la distanza minima di ostacoli
fissi dal bordo vasca dovrà essere in non inferiore a m 1,50.
Per garantire una sufficiente funzionalità sportiva la larghezza
del bordo vasca dovrà risultare, preferibilmente, non inferiore
a: * m 2,50 per i lati lunghi e m 4 per quelli corti e per il
distacco tra vasche contigue, per le vasche fino a m 33,33; *
m 3,50 sui lati lunghi e m 6 per quelli corti e per i distacchi
tra vasche contigue, per le vasche da m 50.
Attorno alle vasche dovranno essere previsti spazi comunque distribuiti
ma connessi direttamente agli specchi d'acqua, aventi superficie
complessiva non inferiore alla meta di quella delle vasche servite.
Per assicurare una sufficiente funzionalità sportiva tale superficie
dovrà preferibilmente essere almeno pari alla superficie delle
vasche servite per gli impianti al chiuso ed almeno al doppio
della superficie delle vasche servite per gli impianti all'aperto.
10.2.4 - Spogliatoi atleti (bagnanti)
I posti spogliatoio potranno essere raggruppati in locali comuni
(spogliatoi comuni) o essere del tipo singolo (cabine a rotazione);
gli spogliatoi in locale comune non potranno essere utilizzati
anche come elementi di per- corso di altri spogliatoi. Per ragioni
igieniche, gli spogliatoi dovranno costituire elemento di separazione
tra i per- corsi effettuati in abbigliamento normale (per- corsi
a piedi calzati) e quelli in abbigliamento sportivo (percorsi
a piedi nudi). Saranno inoltre suddivisi per uomini e donne, con
separati servizi igienici, docce e percorsi a piedi nudi , fino
al passaggio obbligato. ''Il numero di posti spogliatoio dovrà
risultare non inferiore a 1/9 della superficie, espressa in metri
quadrati, delle vasche servite; si consiglia di realizzare almeno
il 25% dei posti spogliatoio mediante cabine a rotazione; ai fini
della valutazione dei posti spogliatoio le cabine a rotazione
possono essere valutate pari a 1,5 posti spogliatoio.
Riduzioni al dimensionamento dei posti spogliatoio, fino ad un
massimo del 50%, sono consentite per utilizzazioni in cui il numero
di utenti sia inferiore a quello massimo consentito dalle vigenti
normative d'igiene per lo specchio d'acqua servito. In ogni caso
dovrà essere previsto un numero di posti spogliatoio non inferiore
al numero massimo di utenti contemporanei previsto. Gli spogliatoi
a servizio delle vasche potranno essere utilizzati anche per altri
spazi sportivi accessori dell'impianto piscina (palestre, campi
all'aperto...) purché siano soddisfatti i requisiti igienici della
separazione dei percorsi verso il piano vasche e la presenza del
presidio di bonifica prima dell'accesso al piano vasche medesimo.
In caso di contemporaneità d'uso, il dimensionamento degli spogliatoi
sara effettuato sommando al numero degli utenti dell'impianto
piscina quello degli utenti delle altre attività, eventualmente
ridotto del 50%. In ogni caso dovrà essere prevista la fruibilità
degli spogliatoi da parte dei disabili.
10.2.5 - Docce atleti
Dovranno essere realizzate in apposito locale con accesso dai
disimpegni della zona piedi nudi, preferibilmente tramite locale
filtro, eventualmente in comune con il locale filtro dei servizi
igienici. Dovrà essere prevista almeno una doccia ogni 30 metri
quadrati di vasche servite. Nel caso di dimensionamento ridotto
dei posti spogliatoio, potrà essere adottata una corrispondente
riduzione delle docce. In ogni caso dovranno essere realizzate
almeno n. 2 docce per lo spogliatoio maschile e n. 2 docce per
quello femminile di cui almeno una, per ciascuno degli spogliatoi,
accessibile ai disabili.
10.2.6 - Servizi igienici atleti
Dovranno avere accesso dai disimpegni della zona piedi nudi tramite
locale di disimpegno (anti WC). Saranno dimensionati in ragione
di almeno un WC ed un orinatoio ogni mq 150 di vasche servite,
per gli uomini; di almeno un WC ogni mq 100 di vasche servite
per donne. Nei servizi igienici destinati agli uomini, coppie
di orinatoi possono essere sostituiti da un WC. Per i lavabi vale
quanto già indicato al punto 8.6.1. Nel caso di dimensionamento
ridotto dei posti spogliatoio, potrà essere prevista una analoga
riduzione nel numero dei WC. In ogni caso dovranno essere realizzati
almeno un WC ed un orinatoio per gli uomini e due WC per le donne.
Almeno un WC per gli uomini ed uno per le donne, computabili nel
numero complessivo occorrente, dovranno risultare fruibili dai
disabili.
10.2.7 - Deposito abiti
Potrà essere realizzato in apposito locale (in comunicazione con
la zona piedi calzati, per la consegna delle stampelle e con quella
a piedi nudi per il ritiro degli abiti), ovvero costituito da
armadietti da posizionare negli spogliatoi comuni (per gli utenti
di questi ultimi) o nei disimpegni della zona a piedi nudi (per
gli utenti delle cabine singole o degli spogliatoi comuni), ovvero
di tipo misto tra i suddetti. In relazione a particolari destinazione
dell'impianto potranno essere realizzati anche appendiabiti nei
locali spogliatoio comuni, secondo le indicazioni della FIN. Orientativamente
il numero complessivo di posti appendiabiti e/o armadietti, dovrà
essere non inferiore al doppio dei posti spogliatoio serviti,
Dovrà essere assicurata la fruibilità da parte dei disabili.
10.2.8 - Deposito attrezzi
La superficie sarà tale da consentire l'immagazzinamento delle
attrezzature mobili; indicativamente e consigliabile una superficie
di 1/20 di quello delle vasche servite, con eventuale suddivisione
in più unità.
10.2.9 - Spogliatoi giudici di gara/istruttori
Il dimensionamento sarà effettuato in relazione al tipo ed al
livello di attività svolta; in ogni caso dovrà essere previsto
almeno un locale per gli uomini ed uno per le donne. Almeno un
locale con relativi servizi dovrà risultare accessibile ai disabili.
10.2.10 - Impianti di depurazione
Dovrà essere previsto un impianto di depurazione e di rinnovo
dell'acqua delle vasche conforme alle vigenti normative.
10.2.11 - Spogliatoi per il personale
Saranno previsti in relazione al tipo ed importanza dell'impianto.
Preferibilmente dovranno essere realizzati almeno due locali spogliatoio
dimensionati per almeno due posti spogliatoio con relativo WC,
doccia e lavabo, fruibili dai disabili motori.
10.3 - Campi all'aperto
10.3.1 - Spazio di attività
L'ubicazione rispetto ai servizi (spogliatoi ed annessi) dovrà
consentire un facile utilizzo da parte degli atleti e l'indipendenza
dei percorsi atleti e pubblico eventualmente presente. Per i manti
in terra stabilizzata, in erba o sintetici drenanti, dovranno
essere realizzati idonei drenaggi per lo smaltimento delle acque
di percolazione, valutate sulla base delle precipitazioni locali.
Dovrà essere previsto un impianto di irrigazione adeguato al tipo
di pavimentazione ed alle condizioni climatiche. Dovrà pertanto
essere assicurata la disponibilità di acqua in quantitativo sufficiente
e di caratteristiche fisico chimiche e biologiche compatibili,
Quando richiesto dalle norme delle Federazioni Sportive, i campi
dovranno essere recintati, secondo le indicazioni delle Federazioni
medesime; si consiglia inoltre la realizzazione di protezioni
contro i venti dominanti, preferibilmente mediante siepi ed alberature.
10.3.2 - Spogliatoi atleti
Dovranno essere suddivisi in almeno due locali con annessi servizi
igienici e docce direttamente accessibili dai locali spogliatoio
preferibilmente tramite locale filtro. Il numero complessivo di
posti spogliatoio dovrà essere almeno pari al numero massimo di
utenti contemporanei dello spazio di attività. Indicativamente,
salvo specifiche esigenze connesse attività praticata o diversa
indicazione da parte delle Federazioni Sportive Nazionali, dovranno
essere realizzati almeno:
- 60 posti spogliatoio per gli impianti di atletica leggera (preferibili
n. 80);
- 40 posti spogliatoio per impianti di rugby;
- 30 posti spogliatoio per impianti di calcio, hockey su prato;
- 20/30 posti spogliatoio per piccoli campi polivalenti.
Nel caso in cui siano previsti impianti con spazi di attività
diversi con uso contemporaneo, gli spogliatoi potranno essere
dimensionati per la condizione più gravosa tenendo conto di un
idoneo fattore di contemporaneità (valore consigliato: 0,75).
Per tutti gli spogliatoi dovrà essere prevista l'accessibilità
ai disabili motori.
10.3.3 - Deposito attrezzi
La superficie dovrà essere funzionale al tipo di attività prevista
nell'impianto e tale da consentire l'immagazzinamento delle attrezzature
mobili: indicativamente si consigliano dimensionamenti non inferiori
a: - mq 15 per impianti di calcio, piccoli campi polivalenti e
simili; - mq 40 per impianti di atletica leggera.
10.3.4 - Spogliatoi giudici di gara/istruttori
Il dimensionamento dovrà essere effettuato in relazione al tipo
ed al livello di attività svolta. In ogni caso, salvo particolari
destinazioni o diversa indicazione da parte delle Federazioni
Sportive Nazionali, dovranno essere previste almeno le seguenti
unità: - n. 1 locale per piccoli campi (polivalenti e simili);
- n. 1 locale (preferibili 2) per campi di calcio, hockey su prato,
rugby, baseball/softball; - n. 2 locali con 4-6 posti spogliatoio,
per l'atletica leggera. Tutti gli spogliatoi dovranno essere fruibili
da parte dei disabili motori.
10.3.5 - Spogliatoi per il personale
Saranno previsti in relazione al tipo ed importanza dell'impianto.
Preferibilmente dovrà essere realizzato almeno un locale spogliatoio
dimensionato per due o più posti spogliatoio con relativo WC,
doccia e lavabo, fruibili dai disabili motori. |