PROVE
TECNICHE IDONEITA' SLITTA APPENDICE DI SALVATAGGIO
ISOLA D'ELBA (giugno 2006) - La nuova
Ordinanza di sicurezza
balneare n. 33/2006 emanata dalla Capitaneria
di Porto di Portoferraio, come per altre nel resto d'Italia,
introduce per la prima volta la moto d’acqua come mezzo
di salvataggio in aggiunta al classico pattino. Tra i vari requisiti
richiesti per il suo utilizzo, oltre al possesso di patente nautica
per il conduttore, (già obbligatoria dallo scorso settembre);
il brevetto di Bagnino per il secondo soccorritore e la dotazione
di una barella appendice rigida omologata (!?),
attrezzo questo purtroppo (sic !) attualmente non disponibile
in commercio.
La nostra sezione a fronte dei risultati
ottenuti nella passata stagione con la postazione di salvataggio
con moto d'acqua, gestita dai propri volontari di Protezione
Civile con incarico di pubblico servizio, "incuriosita"
anche dal fatto che altre Capitanerie di Porto (vedi Genova, Anzio,
Ancona o la vicina Piombino) nelle rispettive Ordinanze di sicurezza
balneare non risulta traccia della frase "..omologata
da un Ente Tecnico in ordine alla capacità di galleggiamento
e certificata dalle competenti Autorità Sanitarie per l’idoneità
al recupero/trasporto" riguardante la barella
appendice, ha ovviamente inviato alla locale Capitaneria una richiesta
di chiarimenti su tale "paradossale" vicenda.
Nella stessa lettera si comunica al Comando della
Capitaneria di Porto di Portoferraio, l'impossibilità di
attivare la postazione secondo i requisiti richiesti dall’ordinanza.
Nel documento si specifica inoltre che in commercio non esiste
una barella rigida omologata, chiedendo contemporaneamente la
possibilità di trovare una soluzione per non rinunciare
ad un servizio di grande utilità sociale, gestito da personale
volontario altamente specializzato nel salvataggio e soccorso,
un'iniziativa oltremodo patrocinata dai comuni di Portoferraio,
Marciana e dal 118 di Livorno e fino allo scorso anno
da loro stessi coordinata con successo.
Il Comando della Capitaneria di Portoferraio risponde
accogliendo il nostro appello, istituendo una commissione
tecnica al fine di valutare i requisiti tecnici della barella
appendice rigida utilizzata dalla Salvamento.
Il giorno 19 giugno 2006 sulla spiaggia
di Procchio, la commissione composta dall’Istruttore
sommozzatore Massimo Giudicelli dei Vigili del Fuoco
in qualità di Ente tecnico, dalla Dottoressa Daniela laudano,
responsabile servizio emergenza 118 dell’Elba
come ente sanitario e ovviamente dall’ufficiale T.V. Peschiulli
della stessa Capitaneria di Porto, si è
riunita per prendere visione delle caratteristiche tecniche e
pratiche della slitta appendice, agganciata posteriormente alla
moto d’acqua ed utilizzata per il recupero e il trasporto
del pericolante.
Alla verifica e alle prove di salvataggio, erano
presenti oltre alla stampa e la TV locale, anche il docente nazionale
per i corsi di operatore di soccorso con moto d’acqua della
Salvamento Gianluca Genovali, il direttore della
sezione Stefano Mazzei, oltre che i volontari
impiegati nella postazione: Isabella Scotto di Santolo, Antonella
Ganz, Enrico Zanardo, Mariano Mazzei e Lorenzo Baldetti.
Alla fine abbiamo ottenuto un documento ufficiale
della Capitaneria di Porto il quale stabilisce che la nostra slitta
appendice è assolutamente idonea e risponde ai requisiti
richiesti dall'Ordinanza di sicurezza balneare..... e scusate
se è poco.
Comunque se ci è
permesso alla base di tutto questo, regna una confusione totale
come si evince dalla diversità dei provvedimenti adottati
dalla singole Capitanerie, scaturita probabilmente da un mero
errore di "classificazione":
-
una slitta appendice non
è una barella appendice
- un mezzo di salvataggio non
è un mezzo di soccorso
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LA RELAZIONE DELLA COMMISSIONE
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IL DOCUMENTO DEL SERVIZIO EMERGENZA 118 I. ELBA
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DELLA PROVA TECNICA
sito internet slitta appendice:
www.lifesled.com
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